Il Sinis Archaeological Project è un progetto di prospezione territoriale a carattere multiscalare e diacronico che interessa la regione centro-occidentale della Sardegna, la seconda isola più grande del Mediterraneo. Le indagini si concentrano nel territorio del Campidano di Milis e nelle vicine aree costiere prossime alla penisola del Sinis, un variegato paesaggio formato da pianure, saline e laghi stagionali, dolci colline e rilievi montuosi. In antichità, questo settore dell’isola è stato sede delle genti nuragiche, le quali costruirono le caratteristiche torri monumentali in blocchi di pietra, e, con il passare dei secoli, delle imprese di altri popoli (Fenici, Cartaginesi e Romani) interessati allo sfruttamento delle ingenti risorse qui presenti, dai metalli al sale e i diversi prodotti marini sino all’ossidiana. Il nostro progetto di ricognizione mira alla comprensione dei diversi fattori sociali e ambientali alla base dell’uso del territorio, dei modelli insediativi e delle interazioni coloniali all’interno di questo vario e dinamico paesaggio dall’antichità fino ai giorni nostri, con particolare attenzione per il periodo compreso tra il 1 millennio a.C. e l’età tardo-antica. Inoltre, l’integrazione a diversi livelli di scala delle ricognizioni con le attività di scavo è un nostro tentativo per introdurre nuove metodologie e le migliori tecniche di analisi per esplorare questo e altri paesaggi del Mediterraneo.
Le attività del Progetto, iniziate nel 2018, sono dirette da Linda Gosner (University of Michigan, Ann Arbor) e Jessica Nowlin (University of Texas, San Antonio). Il Progetto è affiliato con il Dipartimento di Classics dell’Università del Michigan e il Museo Civico di San Vero Milis (Oristano).
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